“Cercavo un’attività che mi permettesse di rilassarmi mentalmente e di ridurre i dolori di schiena e di cervicale – dice Simone,48 anni, un tecnico che si occupa di ascensori e impianti elettrici – ma, praticando, ho scoperto anche una mobilità articolare che prima non avevo. Quando spingevo l’altalena di mio figlio usavo solo le braccia, adesso uso tutto il corpo. Il taichi soddisfa la mia voglia di fare un’arte marziale, senza sollecitare il mio fisico con le cadute e i colpi tipici di altre pratiche. Mi ha giovato anche a livello relazionale. Ho sempre avuto difficoltà a far valere le mie ragioni, mentre adesso, di fronte a un interlocutore aggressivo, cerco di visualizzare un movimento del Taichi che si chiama ‘respingere le scimmie’. Mi dico: ’ok ,tu sei la scimmia? Io arretro di un passo ma contemporanemante, con la mano, ti tengo lontano”