La Rubrica di Melissa La mia storia con il cibo…e altro!
Rieccomi!
dopo il periodo delle vacanze estive sono tornata e ho pensato di trattare un argomento che ultimamente mi sono resa conto che scatena molte diatribe e reazioni non sempre positive (per usare un eufemismo!).
L’argomento tabù in questione è: alimentazione&integrazione! e vi avviso: quella di oggi è solo la Parte 1!
Sappiamo tutti che siamo quello che mangiamo, ma facciamo finta di non saperlo e ci riempiamo di schifezze di varia natura e genere, senza prendere in minima considerazione gli effetti collaterali di tale atteggiamento, salvo poi versare lacrime amare (oserei dire “di coccodrillo”) nel momento in cui il medico ci obbliga ad interventi piuttosto drastici per cercare di arginare gli effetti della nostra dissolutezza!!!
Io per prima, per decenni, non ho fatto molto caso ad argomenti quali la qualità del cibo che ingerivo, prediligendo una questione di gusto palatale piuttosto che di sana alimentazione preventiva (facile parlarne oggi, visto che è un argomento all’ordine del giorno, fortemente sostenuto anche
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da qualche medico professionista illuminato!).
Ma andiamo per ordine, o meglio: io vorrei andare per ordine.
Vi ho già detto che ho scoperto le mie tematiche alimentari nel 2001 e che da quel momento ho cercato di porre rimedio alla questione seguendo le indicazioni del medico nutrizionista/dietologo/chirurgo delle malattie dell’apparato gastro-digestivo amico del mio ex, il quale oltre a cambiare totalmente il mio stile alimentare (o per lo meno agli inizi ci ha provato!!!) ha pensato bene di farmi assumere rimedi omeopatici che hanno trovato in me una paziente molto consensuale (vorrei ricordare che in ogni caso sono allergica al paracetamolo e al lattosio che sono principio attivo ed eccipiente presenti in tantissimi prodotti della medicina allopatica).
Il consenso nasceva dal fatto che la mia esperienza con l’omeopatia è stata nel corso degli anni sicuramente positiva.
Adesso vi tocca però leggere un po’ di storia, mia ovviamente!
La prima esperienza che ho avuto con rimedi alternativi risale a più di 30 anni fa, quando decisi di assumere la pillola contraccettiva (avevo circa 20 anni). Bene, in quel momento iniziò un calvario di sofferenza che andò avanti per un paio di anni e che mi portò a consultare, e immediatamente dopo cambiare, un numero imprecisato di ginecologi nessuno dei quali riuscì a risolvere le problematiche che l’assunzione della pillola mi aveva causato e che erano: mastite, emorragie al posto di cicli “normali”, dolori fortissimi sia in ovulazione che durante tutto il resto del tempo, al punto di faticare a camminare per via dei dolori al seno e al ventre!
Una situazione che vi garantisco era molto debilitante (provate voi a perdere sangue per 6 mesi a fila!!!). L’unica che riuscì a interrompere
questo ciclo devastante fu una ginecologa donna (di cui ho purtroppo perso tutti i riferimenti) che mi propose di prendere un integratore alimentare a base di malva che in sei mesi avrebbe risolto la situazione. Cosa che effettivamente avvenne!
Passata questa esperienza ho ripreso la mia vita “normale” e circa 15 anni dopo mi si ripropone il tema del ciclo doloroso con la diagnosi di endometriosi da un professionista uomo molto quotato.
Siccome era il periodo degli studi clinici sull’endometriosi ho deciso di fare un altro giro di ginecologi per sicurezza, arrivando da un’altra dottoressa donna che per risolvere la questione mi suggerisce di assumere per circa 6 mesi un rimedio fitoterapico a base di agnocasto e che mi conferma che io soffro non di endometriosi ma di endometrite (sembra uguale ma non lo è!). Assumo anche questa volta il rimedio e – miracolo – la situazione migliora fino al punto di non avere più dolori!
Hmmm, mumble mumble.
Uno è un caso, ma due su due inizia ad essere altro!
Poi nel 2012 entro in contatto con il mondo del Network Marketing e apro il codice in un’azienda leader mondiale nella vendita diretta che propone tantissimi integratori alimentari a base naturale.
Da buona bertuccia quale sono la prima cosa che guardo con sfida (della serie “tu a me non mi freghi!!!”) è un integratore per le donne, guarda caso, a base di agnocasto e boswelia (antidolorifico naturale).
Provate voi ad indovinare come è finita? Non serve! ve lo dico io come è finita! Quell’integratore ha funzionato benissimo ed io, a poco a poco, ho iniziato ad utilizzare anche tutti gli altri integratori che l’azienda metteva a disposizione, trovandone un grandissimo giovamento.
Immagino la faccia della maggioranza dei lettori, ma onestamente, in questo momento l’unica cosa che sto “vendendo” è la mia esperienza e niente altro. Esperienza che non può essere “modificata”, e che vi presento esattamente come l’ho vissuta io (in realtà ho tagliato molto i tempi e le traversie, che di questi tempi è meglio lasciar perdere, visto che ne abbiamo tante tutti i giorni per altri motivi…)
to be continued
つづく
Mel – team Il velo di Maya
07/10/2020