Articolo di Mimmo Lombezzi qui
Chiedo a Claudio Lastore se cambiano e come cambiano i praticanti nel corso del tempo : ” Ce n’era uno che lavorava alla Mercedes e il suo compito era consegnare le auto. Mi ha detto : ‘da quando faccio taichi riesco a controllare meglio la voglia di spaccare il crick sulla testa di alcuni clienti’. Alcuni allievi arrivano con una specie di ‘fretta’ di rilassarsi o di apprendere, ma poi imparano a gustarsi la pratica prendendosi tutto il tempo. Altri arrivano un po’ chiusi in se stessi e diventano dopo poco tempo più aperti e disponibili. Un’allieva, appassionata di visite ai musei , mi dice che adesso riesce a stare per ore davanti ai quadri, mentre le sue compagne , dopo un po’ si sdraiano sfinite sulla prima poltrona. Quasi tutti gli allievi a un certo punto smettono e quasi tutti poi ricominciano, come Pino, che ha smesso, ha praticato aikido sino a conquistarsi la cintura nera e adesso è tornato”.