Sergio, che ha 61 anni e lavora in banca, pratica da 15 anni : “ Sono forse il più vecchio allievo di Claudio. Ho sempre fatto sport (sci, tennis etc) ma mi ha sempre incuriosito la medicina alternativa e quei movimenti lenti del Taichi che vedevo nei documentari sulla Cina. L’ideale sarebbe praticare al mattino per attivare l’energia vitale che abbiamo in noi, ma lavorando è difficile, però mi sono accorto che anche alla sera, quando si arriva stanchi o stressati, quell’ora di taichi o di ‘esercizi taoisti’, ti aiuta a rilassarti , e quando finisce la lezione ti senti di nuovo carico di energia. Ogni tanto, in metropolitana , ‘testo’ l’equilibrio tenendo le gambe leggermente piegate e il coccige retroflesso e vedo che non ho bisogno di tenermi. Il consiglio che posso dar a chi inizia è di praticare il più possibile. La difficoltà iniziale è la coordinazione dei movimenti a cui deve subentrare la fluidità, che di solito arriva più tardi. Spesso, all’inizio, il movimento appare un po’ robotico oppure si tende ad accellerare, presi dall’ansia, per finire un movimento e iniziare il successivo”.