“Io lavoro al tribunale di Milano – racconta Silvana – e volevo trovare uno spazio per me. Avevo iniziato a fare aikido con un maestro Francese, ma l’ho trovato molto militaresco, così un anno e mezzo fa ho iniziato col taichi . Mi piace perché pratico insieme ad altri e non è come in palestra dove ognuno è per conto suo. Quando faccio i mestieri in casa vedo che cambiano anche i gesti minimi e , sul lavoro, se subisco una critica o se c’è un conflitto, mi ferisce molto meno. Prima incassavo, ma mi rovinavo tutta la giornata. Anche in metropolitana o in autobus il contatto con la massa delle persone non mi da più fastidio come prima. So che posso muovermi come se avessi recuperato uno spazio mio”